Visualizzazione post con etichetta Famiglia nel bosco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Famiglia nel bosco. Mostra tutti i post

martedì 2 dicembre 2025

Togliere i figli come si sequestra l'auto

Sottrarre i figli come sequestrare l'auto
Post di Maurizio Proietti iopropars

Togliere i figli come si sequestra l'auto

Ciò che più mi ha colpito della vicenda di quella famiglia, soprannominata "la famiglia nel bosco", che viveva in condizioni di parziale isolamento in un bosco in provincia di Chieti, è stata la facilità con cui si è fatto ricorso a un provvedimento estremo, qual è quello di allontanare i figli dalla custodia dei genitori. Aggiungerei, " e anche dal loro amore", perché dell'amore di quei genitori verso i loro figli appare difficile dubitare, per quanto si possano non condividere le loro scelte esistenziali e sociali.

Che non fosse una situazione di isolamento totale ma di semi-isolamento, risulta anche dal fatto che i genitori abbiano portato i loro figli in ospedale in seguito ad un'intossicazione da funghi.

Un punto essenziale della vicenda, mi sembra che sia, che i due genitori anglo-australiani, non tenessero i bambini in quella situazione per incuria, ma per scelta ideale. E riguardo alla scelta ideale, non mi è sembrato nemmeno che quei genitori volessero imporre ai propri figli la scelta di vita che essi avevano preso per sé stessi, e che volevano continuare nonostante avessero avuto quei figli. A me piuttosto, mi sono sembrati convinti che quel tipo di vita fosse il migliore da dare ai figli.

Quei genitori erano convinti, non della legittimità, ma della bontà della loro scelta, e volevano condividerla e trasmetterla ai figli.

Io valuto positivamente il fatto che lo Stato vigili sulle buone condizioni dei minori, e cerchi di prendere provvedimenti a loro sostegno, qualora si valuti che le condizioni lo richiedano.

Ciò che invece mi scandalizza è la facilità con cui il provvedimento di allontanare i figli da quella coppia di genitori è stato preso. Mi sembra di aver capito, ad esempio, che non vi siano stati colloqui preliminari per analizzare l'idoneità di quella coppia ad allevare figli, o per convincerli della non idoneità della situazione per dei bambini.

Un provvedimento forzato avrebbe potuto essere un provvedimento di sgombero. Allora quei coniugi avrebbero potuto considerare positivamente l'offerta di un alloggio fatta dal sindaco del paese vicino. Se avessero impugnato il provvedimento di sgombero, durante il processo si sarebbe potuto dibattere riguardo all'idoneità della loro scelta.

Dal modo in cui sono stati presi i provvedimenti, mi sembra invece che l'unica via lasciata a quei genitori per riavere i loro figli, sia di rinnegare le loro scelte di vita.

Mi vengono in mente le parole di una canzone di Fabrizio De André, "...ammucchiati in discesa in difesa della propria celebrazione" . Del tipo, "Voi potete anche rifiutare la nostra società, quella che noi abbiamo costruito. Ma se lo fate e cercate modi di vita alternativi, noi vi leviamo i figli. Noi, siamo il bene".

Maurizio Proietti iopropars



 

Privacy Policy Cookie Policy +



Chi confonde Patriarcato e Fascismo

Il Fascismo non è Patriarcato dipinto digitale di Maurizio Proietti iopropars Chi confonde  Patriarcato e Fascismo  https://www.rainews.it/a...