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venerdì 29 aprile 2022

Ucraina, autodifesa, minerali rari e salute


Insomma dai, lo sanno tutti che per una sana alimentazione sono necessari anche i minerali oltre alle vitamine. Ma procediamo con ordine.

Qui sembra che io come una manciata di altri scellerati, al grido di "pace", vogliamo negare il diritto all'autodifesa a un popolo aggredito - nella fattispecie il popolo ucraino - e fatto vittima di un'ingiustificata, e dunque oltremodo criminale, invasione del proprio territorio nazionale. Tutto il resto del mondo civilizzato reagisce invece indignato, inviando massicce quantità di armamenti. In questo modo, anche, un'assoluta novità fa capolino nella storia, mostrando che la solidarietà unisce i popoli come gli individui di fronte all'ingiustizia.

 Tuttavia, a me sembra che non sia del tutto corretta, l'informazione che  dai mass media viene data al pubblico, ovvero ai cittadini, sostanzialmente agli elettori. E per questo torno e ritorno a spendermi sull'argomento. 

In una realtà sociale così generosa, io sono certo che sarà perdonata anche la mia ironia sull'importanza dei sali minerali per la salute, sebbene, forse, più che quei minerali lì, sono coinvolti i minerali necessari all'alta tecnologia. Dire che con la prevista evoluzione dell'intelligenza artificiale - destinata al progressivo controllo della vita produttiva e dei trasporti - questi minerali sono di estrema importanza strategica, è dire poco. Si tratta di un settore vitale per le economie avanzate.

Ciò che sostanzialmente mi ha messo di più in allerta è il fatto che le richieste che la mediazione verso la pace prenda il posto dell'invio di armamenti, vengono fatte apparire assolutamente demenziali, perché appunto le armi sarebbero necessarie a garantire il diritto all'autodifesa. 

Diamo dunque un'occhiata di assaggio alla quantità di armi già inviata. Su SkyTg24 leggiamo:

 "La quantità impressionante di armi inviata dagli Stati Uniti all'Ucraina potrebbe aver depauperato le scorte americane. Secondo il think tank di Washington Center for Strategic and International Studies, gli Usa avrebbero fatto fuori un terzo delle loro scorte di Javelin e un quarto di quelle di Stinger e ci vorranno dai tre ai cinque anni per rimpinguarle"

Di seguito il link https://tg24.sky.it/mondo/2022/04/14/armi-nato-ucraina#05

Anche Il Giornale riporta una quantità impressionante di armi da vari paesi nato https://www.ilgiornale.it/news/mondo/armi-nato-sono-kiev-zelensky-chiama-putin-non-temo-2028729.html

Qui sembra che ci si giochi appunto il tutto per tutto.

La descrizione di questa quantità di armamenti viene data come prova della gara di solidarietà internazionale verso il popolo ucraino. Un punto tuttavia che molto fomenta i miei dubbi sulla correttezza dell'informazione, è che viene troppo spesso taciuto o volutamente ignorato che in Ucraina, prima dell'invasione russa, era in corso una guerra civile.

Di seguto propongo ai lettori del mio blog, un frammento della trasmissione Otto e Mezzo, della durata di meno di 4 min. La giornalista russa Nadana Fridrikhson sostiene che la guerra non sia stata iniziata dalla Russia ma che "è iniziata con le provocazioni Maidan" sostenute dagli Stati Uniti. Da 01:08 a 01:46 minuti circa della registrazione Lilli Gruber le risponde che la stragrande maggioranza degli ucraini non vuole i russi sul loro territorio. Questa giornalista, Lilli Gruber, altre volte così attenta, parla ignorando completamente le differenze etniche o etnico-linguistiche all'interno del popolo ucraino. Quello che io sapevo era dell'esistenza di una cospicua minoranza russofona in Ucraina, però concentrata in alcune regioni. Io avevo sentito che, effettivamente, prima dell'invasione russa era in corso una secessione, e dunque, una guerra civile.

Vorrei proporre due video in cui mi sono imbattuto su YouTube. Uno sulla storia dell'Ucraina sino alla recente invasione russa della durata di un'ora circa, l'altro sul massacro di Odessa nel 2014 della durata di circa mezz'ora. Forse iniziare con quello sul massacro di Odessa è più interessante. Non affermo che questi video siano assolutamente veritieri, e anzi più volte mi lasciano insoddisfatto perché non citano la fonti. Dico tuttavia che non mi è sembrato che vi siano eccessive forzature in un senso o nell'altro, alla luce di informazioni che già avevo raccolto prima dell'inizio dell'invasione russa. Come base di partenza per ulteriori approfondimenti, per chi fosse interessato, possono andare bene.





La prima reazione all'invasione russa dell'Ucraina da parte dell'Europa dei diritti umani, è stata di censurare la stampa russa, come ho riportato in un mio precedente post nel presente blog.

 https://draft.blogger.com/blog/post/edit/5597793186972159761/4757495624572212134 

Ora non c'è stato alcun rappresentante di alcun partito che si è espresso contro questa decisione, da cui io fortemente dissento, a riprova che il mio diritto di voto non conta, perché non ci sono partiti politici che portano avanti questa istanza del tutto legittima, quale a mio avviso è quella di evitare il ricorso a qualsiasi forma di censura.

Poi è iniziato il vociare di uno scandalo senza precedenti per questa aggressione militare, mentre il presidente dell'Ucraina Zelensky, ripete spesso che Putin non si fermerà all'Ucraina, e una volta conquistata l'Ucraina si rivolgerà alla conquista di altre nazioni.

Io non sostengo che siano eroi i russi che intervengono in favore delle minoranze russofone, né che siano eroi i paesi NATO che inviano armi alla popolazione ucraina. Io dico che gli interessi economici, verosimilmente, muovono sia l'una che l'altra parte, e che è giusto muoversi pacificamente come cittadini, allo scopo di richiedere che il nostro paese come il resto dell'Europa, si facciano promotori di una pace negoziata. 

Riporto di seguito due link a un quotidiano e una rivista che riportano le ricchezze del Donbass a cui mirerebbe Putin. Sì, dico io, Putin come pure i nostri governanti, che io non sono affatto convinto che facciano gli interessi dei propri elettori, o per lo meno esclusivamente gli interessi dei propri elettori. Mi sembra che non si sentano nemmeno poi tanto loro rappresentanti. E mi sembra che se è vero che chi ha visibilità sui media gode di libertà di espressione in misura abbastanza ampia, questa libertà sia comunque una libertà condizionata, e che in questo momento, su un punto, vi sia un ordine tassativo: "Non vi è alcuna minoranza russofona in Ucraina". Sì, vi è eccessiva uniformità su questo punto.

Ecco i link per le ricchezze del Dombass.

https://www.startmag.it/economia/ecco-industrie-e-terre-rare-del-donbass-su-cui-punta-putin/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/18/il-tesoro-nascosto-del-donbass-sottosuolo-ricco-di-terre-rare-essenziali-per-lhi-tech-uranio-cobalto-il-ritorno-economico-che-fa-gola-a-putin/6561890/


In ultimo riporto un altro video su quella guerra civile, che può essere anch'esso una base di partenza per ulteriori approfondimenti.




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