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domenica 17 aprile 2022

L'Ucraina e la crudele fratellanza tra i popoli


                   L'Ucraina e la crudele fratellanza tra i popoli.


Nell'assurda, impensabile ipotesi, che vi siano interessi economici a muovere i conflitti bellici, allora le guerre, a causa delle abnormi differenze nella distribuzione delle ricchezze, sarebbero a vantaggio di una sparuta minoranza di individui. Infatti, secondo i dati Oxfam, i 10 uomini più ricchi del pianeta deterrebbero una ricchezza 6 volte superiore a quella detenuta dal 40% più povero della popolazione mondiale.

  https://www.oxfamitalia.org/la-pandemia-della-disuguaglianza/

A me viene ingenuamente da pensare che tale circostanza determini che rispetto ai più poveri, i più ricchi detengano potere in misura superiore, in proporzione alla loro maggiore ricchezza, e non solo che si possano semplicemente comprare cose che i più poveri non possono permettersi.

L'ipotesi che vi siano interessi economici a muovere i conflitti bellici è impensabile, tuttavia, non perché illogica, ma perché mai se ne sente parlare quando si parla di guerre. Però, hai visto mai che magari è una semplice svista? Magari è un'involontaria dimenticanza, forse dovuta al fatto che esattamente come funziona il sistema economico globale, lo sa solo chi ha le mani in pasta, ovvero la risicata minoranza più ricca del pianeta. Ed ecco che ho svelato la mia indole complottista, indegna di un mondo in cui, come ognun sa, mai gli interessi economici hanno influenzato le umane decisioni, tanto che non si capisce come il liberismo economico ponga l'interesse per il profitto come principale spinta alla produzione.

Ma veniamo alla guerra in Ucraina. Di nuovo voglio citare le posizioni Noam Chomsky sulla guerra in Ucraina. Non è che Chomsky non sia duro e fermo nel condannare l'aggressione Russa all'Ucraina, ma la contestualizza in uno scenario in cui si delianeano le responsabilità degli Stati Uniti d'America, che hanno operato in modo da provocare la crisi. Tra le sue parole in un recente dibattito ne riporto alcune che mi sembrano significative, e fornisco anche al lettore un link a una fonte in cui si parla di questo dibattito.

“Le richieste russe ufficiali del ministro degli Esteri Lavrov sono sempre state, oltre all’indipendenza del Donbass, la neutralità e la demilitarizzazione, cioè la rimozione delle armi che minacciano la sicurezza russa. Uno status simile a quello del Messico rispetto agli Stati Uniti, che di fatto non può aderire ad accordi militari con la Cina. La proposta Lavrov poteva funzionare? Non lo sapremo mai, perché non è stata presa in considerazione”.

https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/89008-noam-chomsky-gli-usa-hanno-scelto-di-combattere-fino-all-ultimo-ucraino.html 

Chomsky sostiene anche che la NATO, dalla caduta del regime comunista sovietico, abbia senza ragione continuato ad espandersi verso oriente.

Ma con quale vantaggio gli U.S.A avrebbero operato nel modo sconsiderato descritto da Chomsky? Avrebbero agito in quel modo perché governati da sprovveduti? E i governanti europei li avrebbero assecondati per lo stesso motivo?

Io personalmente, mi sono fatto l'idea che per arrivare ad occupare posizioni preminenti all'interno delle moderne cosidette democrazie, si possa essere individui che non la raccontano tutta ai propri elettori, ma che non si possa essere sprovveduti.

Ma insomma, come che sia, quasi tutti sarebbero pronti però, a mettere la mano sul fuoco che almeno i governanti ucraini, sprovveduti non possono essere. Allora vediamo che dice, non il perfido Putin, ma una di loro. "Una" con la "a", che vuol dire che è anche una donna, per cui sicuramente un pozzo di scienza. Figuriamoci, altro non può essere, data la piaggeria imperante al giorno d'oggi riguardo all'ex  "gentil sesso", promosso a "smart gender".

 “È veramente doloroso sentire definire il proprio Paese uno Stato-cuscinetto. Noi vogliamo far parte dell’Unione Europea e stiamo combattendo per questo. È il motivo per cui la guerra è iniziata." Queste sono parole della deputata ucraina Kira Rudik, come riportate dal quotidiano IL TEMPO.it di cui riporto il link

https://www.iltempo.it/esteri/2022/04/15/news/rosy-bindi-kira-rudik-ucraina-stato-cuscinetto-offesa-scuse-dolore-unione-europea-gelo-otto-e-mezzo-31233716/

Insomma, forse nessuno ha mai sentito queste storie in cui si narra che in tempi andati, nemmeno così remoti, chi controllava i valichi di frontiera, poteva imporre i dazi a suo piacimento, così che le guerre erano combattute per il controllo dei valichi. Però l'espansione della NATO a oriente, assomiglia molto a una serie di mosse tattiche con cui si cerca di assumere il controllo militare dei valichi, per poi procedere all'imposizione dei dazi. Eh sì, perché il valore del dazio non sta tanto nell'entrata in termini monetari, nelle casse dello Stato che impone il dazio, quanto nella sua funzione protezionistica per l'economia di quello Stato. In tal modo, niente dazi da una parte, vuol dire aumento dei dazi dall'altra. È una questione relativa, così come funziona da un punto di vista protezionistico.

E poi, fatte le considerazioni che ho fatto, mi piacerebbe pure sapere perché la cospicua minoranza russofona in Ucraina, che in alcune regioni è una larghissima maggioranza, non deve contare nulla. Intendo dire che anche se nel passato, con la convivenza in Ucraina di diversi popoli, l'Ucraina è stata sotto la dominazione russa, quando la popolazione russa in questa regione era una minoranza, non vedo perché al giorno d'oggi non si debba considerare che anche questa minoranza russa è presente in quel paese. Vogliamo far pagare loro le colpe dei loro padri? Mi chiedo quale verrebbe ad essere la loro condizione, con l'eventuale entrata dell'Ucraina nell'Unione Europea. Ma mi chiedo anche quali fossero le loro condizioni, prima dell'invasione russa. È qualcosa che a mio avviso va indagato.

Però se ci penso, l'entrata nell'Unione Europea è una circostanza così nobile, da giustificare perfino i sacrifici umani. Come diceva quel tipo che non ho mai potuto soffrire, il Machiavelli, il fine giustifica i mezzi. Io che invece sono scemo, dico che il fine presuppone i suoi mezzi, che con il fine non devono essere in conflitto. 

Ecco allora che quando si sente dire che ormai solo Papa Francesco è per la pace, e si sottointende che lui è per la pace giusto perché quello è il lavoro suo e fare la guerra è necessario, e che quindi bisogna inviare più armi, sì, sì, sempre più armi, io continuo a difendere il mio diritto, e quello del mio paese, a non schierarsi. Continuo a dire che non schierarsi è diverso dall'essere equidistanti, ed è necessario per essere promotori di pace, perché questo significa essere persone civili e un paese civile. Ma io nel mio paese sono un fuoricasta, e venitemi a dire che in Italia di fuoricasta non ce ne stanno.

                                                      Maurizio Proietti iopropars



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