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giovedì 21 aprile 2022

Docenti blasonati e ragionamenti sensati.

                            Docenti blasonati e ragionamenti sensati


Si usa talvolta l'espressione "giocare di sponda", che deriva dall'uso nel gioco del biliardo, di indirizzare la palla verso una sponda, allo scopo di farla rimbalzare e arrivare da tutt'altra parte. Io non faccio ipotesi riguardo a un'eventuale intenzione da parte del professor Alessandro Orsini, nell'esporre la propria posizione riguardo al conflitto Russo-Ucraino, di giocare di sponda. Dico che questo è ciò si è verificato, portando a un discredito ancora maggiore delle posizioni intese a promuovere la mediazione in quel conflitto.

https://video.corriere.it/cronaca/russia-puo-sventrare-l-ucraina-come-quando-vuole-debutto-alessandro-ordini-cartabianca/d290b892-ab62-11ec-9633-df75bedaaa53

La posizione di questo professore può essere riassunta nell'affermazione che, considerando la superiorità militare russa nei confronti dell'Ucraina, bisogna fare concessioni territoriali alla Russia, perchè ciò che non le viene concesso è in grado di prenderselo con la forza. A me sembra proprio che non sia un granché come posizione di mediazione, e non mi trova affatto d'accordo. Io sono convinto che nelle relazioni tra gli individui, come in quelle tra le nazioni, vada sempre ricercata la giustizia, e che una pace stabile possa essere raggiunta solo se si stabilisca la giustizia. Inoltre, nella presente situazione, nemmeno si dà il caso che vi sia questa incontrastabile superiorità militare, perché ciò che si tenta di fare è proprio di permettere all'Ucraina di resistere all'attacco. È così che la posizione del professor Orsini potrebbe essere meglio esposta dicendo che tale tentativo è destinato a fallire, e pertanto portarlo avanti implica di pagare un costo inutile in termini di vite umane. Il problema che si pone, a mio avviso, è di capire il perchè il professor Orsini si sia espresso con quel linguaggio che io personalmente oserei definire truculento. È stato proprio il linguaggio da lui usato a provocare la censura nei suoi confronti. 

Così, fermo restando che io sostengo che anche al professor Orsini vada lasciata libertà di parola, ovvero il diritto di diffondere il proprio pensiero, io non penso che una posizione come la sua, per di più espressa nei termini in cui lui si è espresso, favorisca l'obbiettivo di fare maggiore chiarezza su questo conflitto bellico, indagando anche i motivi che hanno portato la Russia ad effettuare l'attacco militare. Io sostengo che capire questi motivi è essenziale per poter effettuare una mediazione. Purtroppo ho rilevato che si è sempre cercato di gettare discredito, tacciandola di estrema stupidità, su qualsiasi posizione che promuovesse la necessità di fare chiarezza e tentare una mediazione. Si cerca di far passare queste posizioni  semplicemente come irrealistiche ed oltremodo ingiuste. La censura sul professor Orsini ha invece sollevato polemiche in suo favore e lui sta ottenendo comunque una certa visibilità. La sua posizione è stata assunta come esempio di pensiero controcorrente che sta cercando di trovare una strada per potersi esprimere. Questo però non aiuta a fare giustizia sulla sensatezza di posizioni che anziché sostenere, come fa il professor Orsini, che bisogna arrendersi di fronte alla forza militare russa perché contrastarla porta ad un escalation, sostengono che l'aggressione militare russa è stata condotta in una situazione in cui lo stato di diritto è carente. Sono queste, le posizioni che sembra che non possono trovare spazio. E anzi una posizione come quella del professor Orsini, esposta nel modo in cui lui l'ha esposta, può avere l'effetto di generare ancora maggiore sfiducia riguardo alle posizioni di mediazione. L'effetto, a mio avviso, è quello di gettare maggiore discredito.

Maurizio Proietti iopropars

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