Si può esprimere ciò che si prova, e condividerlo, sia dandone una semplice descrizione, sia attraverso forme artistiche che portino gli altri ad esperirlo in modo più diretto. Ora, certamente non è detto che si debba esprimere e condividere solo disagio. Tuttavia di condividere i propri disagi, a me sembra che talvolta vi sia maggiore necessità; forse perché le situazioni di disagio richiedono una risposta, e ci sembra bene elaborarne una collettiva.
martedì 24 dicembre 2024
venerdì 20 dicembre 2024
L'istante d'estasi di Emily Dickson
Una precisa misura dipinto digitale di Maurizio Proietti iopropars |
L'istante d'estasi di Emily Dickson
Ho voluto dare una mia versione in italiano di una poesia dell'intensa poetessa americana Emily Dickson - che riporto in seguito in questo post - perché come spesso mi accade, non mi ritrovavo né con la spiegazione, né con la traduzione che davano di questa poesia, in una pagina di un sito in cui sono andato a leggerla, quando l'ho trovata nel mio "feed".
Mi piace leggere le altrui poesie, come mi piace senz'altro Emily Dickson, e così mi trovo spesso proposte di poesie nei suggerimenti del browser, e mi sono anche trovato di fronte alla prima strofa di una poesia di questa poetessa:
Per un istante d’estasinoi paghiamo in angosciauna misura esatta e trepidante,proporzionata all’estasi.
we must an anguish payin keen and quivering ratioto the extasy –
Per un istante d'estasi
Ho voluto allora tradurre da me stesso, perché ho sentito che quello che leggevo in italiano non corrispondeva a quello che provavo:
Per ciascun estatico momento
Per ciascun estatico momentoUn'angoscia ci è dato di pagareIn esatta e trepidante misuraAll' estasi-
Per ciascun' ora dilettaPrecise miserie d' anni-Al centesimo contese amaramente-E scrigni ricolmi di lacrime!
Emily Dickson (nella traduzione di Maurizio Proietti iopropars)
Qui non si porta avanti una riflessione filosofica sul bilanciamento di gioia e di dolore nella vita umana. Si esprime una profondamente dolorosa, se pure compassata, constatazione su come dolorosa sia la vita, e riguardo alla gioia, avara, tanto da farla pagare col dolore, in proporzione così fiscale, quanto terribilmente ingiusta. È un qualcosa innanzitutto da sentire, non un trattato su cui riflettere. È constatare quanto è avara di letizia la vita, ma riuscire anche a comunicarlo attraverso la poesia, ovvero rendere la sensazione di quello che si prova. Ma questa sensazione che la poetessa comunica, si perde a mio avviso in quella traduzione, che è forse la più accreditata, e ancora di più nelle spiegazioni che mi sono ritrovato a leggere, e che mi hanno fatto sentire in una certa misura, mi viene da dire, solo.
La mia impressione è che sempre di più col trascorrere degli anni, insieme alle trasformazioni climatiche, si vada anche perdendo nel mondo la compassione; e che per questo anche molti di coloro che parlano, per così dire ex cattedra, perdono il senso della poesia. Non si tratta di sfoderare chissà quale scienza interpretativa, ma di aprirsi al sentimento.
Io, riguardo alla vita, ho certamente un atteggiamento diverso da quello di Emily Dickson. Io ho ritrovato un equilibrio nell'esperienza del mio sentimento religioso, anche se questa è una cosa che avrebbe fatto storcere il naso a molti dei miei amici e compagni di lotta della "contestazione giovanile", che ha riempito la mia giovinezza e anche parecchi degli anni successivi. Ma è tuttavia qualcosa, che non solo non ha esaurito in me la volontà di operare per costruire un mondo migliore e più giusto, ma mi dà la forza di continuare ad infrangermi contro i muri dell'indifferenza e dell'ipocrisia, e dell'alienazione da sé; argini eretti contro il cambiamento. Mi ritrovo nelle parole di Jim Morrison:
"Be always like the sea, than breaking up against cliffs it finds always the force to try again"
(Jim Morrison)
"Sii sempre come il mare: piuttosto che contro gli scogli rompersi, trova sempre la forza di tentare ancora".
(Jim Morrison, nella traduzione di Maurizio Proietti iopropars)
Non è che sia scomparso
Dalla mia mente l'obbiettivo,
Ma che della vittoria
Non ho più bisogno,
Perché perseguendo la giustizia,
Anche nella sconfitta trovo
La realizzazione di me stesso.
In questo sono come il mare
Quando mi infrango contro i muri
Dell'indifferenza e dell'ipocrisia,
E dell'alienazione da sé stessi;
Argini questi
Costruiti contro il cambiamento.
Eppure comunque amo Emily Dickson, per il modo in cui riporta il proprio animo sensibile nel suo poetare. Amare per me in questo caso non è dare, ma saper ricevere da lei qualcosa; da lei che essendosi resa amabile, ha potuto in questo modo amare. E tuttavia proprio perché posso sentire la sua presenza, compiango la sua assenza. Credo che sia questo ciò che Ugo Foscolo ha chiamato, "corrispondenza d'amorosi sensi".
Maurizio Proietti iopropars
martedì 26 novembre 2024
Ancora (poesia d'amore)
La libbertà de pensiero. Poesia de Trilussa
Un gatto bianco, ch’era presidente
der circolo der Libbero Pensiero
sentì che un Gatto nero,
libbero pensatore come lui,
je faceva la critica
riguardo a la politica
ch’era contraria a li principi sui.
“Giacché nun badi a li fattacci tui,
– je disse er Gatto bianco inviperito -,
rassegnerai le proprie dimissione
e uscirai da le file der partito:
che qui la poi pensà libberamente
come te pare a te, ma a condizzione
che t’associ a l’idee der presidente
e a le proposte de la commissione!”
– “E’ vero, ho torto, ho aggito malamente…” –
Rispose er Gatto nero.
E pe’ restà ner Libbero Pensiero
da quela vorta nun pensò più gnente.
domenica 17 novembre 2024
Amore Lontano (Distant Love)
Amore Lontano
Io col pensiero
A te mi avvicino
Non so dove
Lontano da me
Comunque ti posso sognare
E realmente nel sogno
Ti posso raggiungere anche
Se tu non lo sai
E in questo è dolore perché
Conosciuto richiede di essere
Per essere amore
Eppure sognare
Comunque ti posso
Perché come il sogno
L'amore viene da Dio
Ed è questo il motivo per cui
Il mio sogno lo chiamo speranza.
Maurizio Proietti iopropars
Distant Love
With my thoughts
I come closer to you
I don't know where
Far from me
I can dream of you anyway
And really in the dream
I can reach you even if
You don't know it
And pain is in that
Because to be known
It requires to be love
Yet dream of you
I can still because
Like the dream
Love comes from God
And that is why
I call my dream hope.
Maurizio Proietti iopropars
sabato 9 novembre 2024
Parlando al mio cuore
Parlando al mio cuore
In lontananza una finestra
Accesa nella notte è sufficiente
A rivolgere al sogno la mia mente.
Qualcuno c'è lontano
Da me a quest'ora della notte
Che è sveglio come me,
Ma non importa tuttavia
A vivere lì chi sia, perché
Ciò che per me davvero conta
È il modo in cui il mio sogno prende forma.
La direzione è quella
Verso cui il mio cuore vuole andare,
E con lo sguardo alla finestra
Io gli presto ascolto,
E posso dargli una risposta.
Maurizio Proietti iopropars
Questa che ho scritto in questo post, è la versione italiana della mia più recente poesia, scritta da me in inglese. Mi sono ritrovato a scriverela in inglese, forse perché mi sento troppo isolato in questo mio disgraziato paese, e sento più speranza per il mio futuro altrove. Dopotutto, la mia patria è il mondo intero.
Maurizio Proietti iopropars
Speaking to my heart
Speaking to my heart
A distant lighted window
In the night is enough to turn
My mind to dreaming.
Someone far away from me
At this time of night
Is awake like me,
But it still doesn't matter
Who lives there, because
What really matters to me
Is the direction my dream takes.
That's the direction
My heart wants to go,
And looking at that window
I listen to it,
And I can give it an answer.
Maurizio Proietti iopropars
I found myself writing this poem of mine in English, perhaps because I feel too isolated in this wretched country of mine, and I feel more hope for my future elsewhere. The whole world is my homeland, after all.
Maurizio Proietti iopropars
Er presepio - Trilussa
Er Presepio - Trilussa V e ringrazio de core, brava gente, pè 'sti presepi che me preparate, ma che li fate a fa? Si poi v'odiate,...
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