Da uomo di sinistra chiedo se bicchiere, tavolo, e piatti sono maschi, e femmine la bottiglia, le sedie, la tovaglia e le posate. È evidente che il volgare declina il neutro in un modo diverso dal latino.
Altrimenti pensiamo al fatto che il cucchiaio è di genere piuttosto fluido, in quanto è una posata. Lo stesso dicasi per il coltello, mentre la forchetta rimane ostinatamente femmina - forchetta e posata - finché non viene, molto genericamente, considerata un utensile.
Insomma mi chiedo quali trasformazioni di genere provochiamo quando facciamo leva con un cacciavite.
Per non parlare di un lenzuolo, che considerato insieme ad un altro lenzuolo con cui copriamo il letto, diventa parte di una coppia di lenzuola. Notare bene che non è "lenzuole" ma "lenzuola", con la stessa "a" del sostantivo singolare "sedia". E inoltre sono "le" lenzuola, ad indicare che quella "a" è proprio un femminile plurale. È ovvio che c'è un'etimologia di mezzo e che in questo modo è rimasta una traccia del singolare e plurale neutro della lingua latina.
Cercate di rendervi conto quanto sia assurdo intervenire in modo così massiccio in questo intreccio di eloquenza e di storia che è la lingua italiana.
Cercate di rendervi conto quanto sia assurdo reintrodurre il genere neutro nella lingua italiana, con una lettera come la schwa, così estranea alla sonorità di questa lingua, anche se è presente in alcuni dialetti italiani, che hanno però sonorità completamente differenti.
Io, anche se critico il libro del Gen. Roberto Vannacci "Il mondo al contrario", per gran parte dei suoi contenuti, penso che nella sua motivazione dichiarata, questo libro sia giustificato, anche solo se considero come questa operazione linguistica, viene portata avanti senza darsene pensiero, da molte persone che approfittano per questo, anche della loro autorità o ruolo sociale.
Di fronte a queste persone, per uno sfigato qualunque come me, non c'è argomentazione che tenga. Allora ben venga il libro di Roberto Vannacci.
Vi sono delle nicchie sociali, in cui il politicamente corretto esercita una dittatura così feroce, quanto è totale la chiusura all'ascolto, tale da far scivolare chiunque la pensi in maniera diversa, in un limbo di non esistenza. Ma coloro che le controllano, col politicamente corretto possono fregiarsi di essere persone inclusive.
Lo sono senz'altro, ma solo quando si tratta di propagandare sé stesse, e dunque ancora come dicono i versi di quella canzone di F. De André "Ammucchiati in discesa in difesa della propria celebrazione".
Io penso che nel passato, situazioni del tipo di quelle che ho detto, per la reazione che sono in grado di provocare, abbiano avuto la loro parte alla formazione della manovalanza fascista.
Io mi spiego in questo modo, anche l'iniziale adesione al fascismo di intellettuali italiani di tutto rilievo, ovvero dalla presenza di situazioni di quel tipo.
Io penso che in sostanza, situazioni di quel tipo, istighino molto di più all'odio, del libro del Gen. Vannacci.
Se non si lavano i panni sporchi in casa, insultare Roberto Vannacci, ha effetto di rinsaldare quelle disgraziate manovalanze, che quelle situazioni contribuiscono a formare. Bisogna respingere il protagonismo che genera il politicamente corretto.
Maurizio Proietti iopropars
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